Con la sentenza n. 2848/2021 la Corte di Cassazione si pronuncia in merito alla sicurezza sul luogo di lavoro affermando la responsabilità dell’azienda oltre che penale, anche amministrativa secondo quanto previsto dal decreto legislativo n. 231/2001.
La sentenza nasce da un’incidente occorso ad un lavoratore, il quale svolgendo le ordinarie attività di pulizia all’interno dello stabilimento ed infilando la mano all’interno di una macchina ancora in movimento per inerzia, si procurava lo schiacciamento della stessa con conseguente amputazione di quattro dita.
La condotta del lavoratore è considerata imprudente ma ciò non esclude che l’azienda avrebbe dovuto provvedere ad inserire nel macchinario le dovute misure antinfortunistiche così da neutralizzare il rischio.
L’interesse e il vantaggio dell’azienda deriverebbero da un risparmio economico, non avendo proceduto ad installare le opportune misure di prevenzione, ovvero nella velocizzazione dell’attività lavorativa la quale poteva essere rallentata dall’osservanza delle misure cautelari.
Scopri tutti i corsi di cui ha bisogno la tua azienda per non incorrere in problematiche, contattaci.