Il nuovo rapporto dell’Agenzia Europea per l’ambiente (EEA) conferma che l’esposizione al rumore ha un impatto importante sul benessere fisico e mentale delle persone. Gli effetti derivati da prolungate esposizioni all’inquinamento acustico causano disturbi cronici del sonno a 6,5 milioni di persone, 48.000 sono i casi di cardiopatia ischemica e 12.000 sono stati i casi di morte premature registrate.
Oggi, più di prima, bisognerà quindi ripensare gli ambienti di lavoro per consentire al dipendente una totale sicurezza psico-fisica. Dato che i possibili danni sono gravi, la prevenzione assume un’importanza fondamentale. Si tratta dunque di un vero e proprio inquinamento acustico sul posto di lavoro da cui devono essere tutelati i lavoratori.
Si fa presente che la normazione nazionale ed internazionale è particolarmente attenta al tema.